Occhipinti (Udc): “Strada Locri-Gerace a rischio crollo. E ancora nessuno interviene”

«L'Udc è costretta nuovamente a intervenire per denunciare lo stato in cui continua a versare la strada SP1 Gioia Tauro-Locri, specialmente nel tratto che collega Locri con Gerace. Già qualche mese fa avevamo rivolto il nostro appello alle Istituzione per chiedere immediati interventi senza ottenere alcun risultato».
Lo sostiene il delegato di Reggio Calabria dell'Udc Riccardo Occhipinti che torna ad affrontare una questione che da lunghi mesi condiziona la vita degli abitanti dei popolosi Comuni collegati dalla strada di competenza della Città Metropolitana.

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«Ci schieriamo al fianco dei cittadini e sosteniamo con forza l'appello lanciato alla Prefettura da parte dell'associazione Nova Agorà che ha chiesto l'immediata messa in sicurezza del tratto stradale. Bastano ormai poche gocce di pioggia per provocare evidenti segni di cedimento. I pannelli di cemento che dovrebbero mettere in sicurezza la strada dopo il crollo del manto stradale non sembrano in grado di resistere a lungo. Siamo davanti a un serio pericolo per l'incolumità degli automobilisti che si trovano a transitare lungo quel tratto di strada».
«E' assurdo che davanti a questa situazione di evidente disagio e di pericolo la Città Metropolitana guidata dal sindaco Giuseppe Falcomatà – afferma ancora Occhipinti – prosegua nel suo atteggiamento di indifferenza assoluta. Un'indifferenza nei confronti dei Comuni della Provincia che ha caratterizzato l'azione amministrativa del governo di centrosinistra fin dal momento del suo insediamento e che ha provocato l'isolamento di tantissimi amministratori. Sulla strada Locri-Gerace, però, adesso si rischia l'incolumità dei cittadini e delle Comunità del territorio. Meglio non pensare a cosa potrebbe accadere in caso di emergenza o si ci dovesse essere la necessità di fare arrivare in zona mezzi di soccorso con una certa celerità. Se la politica vuol continuare a fare orecchie da mercante, ci pensi almeno la Prefettura a rimettere le cose a posto e dare impulso alla messa in sicurezza che diventa priorità di ordine pubblico».