Lettera aperta lavoratori Trasversale delle Serre al Ministro Toninelli

Egr. sig Ministro Toninelli,

abbiamo saputo dai mezzi di comunicazione che lei oggi sarà in Calabria per dare slancio (speriamo sia la volta buona) ai lavori della costruenda "Trasversale delle Serre": opera questa che, fino ad oggi, era ed è in una fase di dormiveglia, considerato i tantissimi anni - oltre venti – dalla posa della prima pietra. La popolazione di questo pezzo di Calabria pensava fosse giunto il momento di uscire da un isolamento atavico rivelatosi perenne ed ad oggi non ancora concluso. Il tempo, tanto, è passato e le condizioni sono sempre le stesse, come sono le stesse condizioni di noi ex lavoratori edili ed ex dipendenti della ex impresa Mazzitelli spa di Bari, capofila di una ATI che, unitamente alla Geto spa e Gecar srl, è risultata vincitrice di un appalto per la realizzazione del V tronco - lotto 3 della strada provinciale per Argusto (CZ), svincolo di Gagliano, SS 182 "Trasversale delle serre".

La nostra odissea è lunga ben 16 anni, da quando lavoravamo alle dipendenze del consorzio ed allorché ricevemmo una lettera in cui si diceva che il consorzio "O. Mazzitelli" non avrebbe continuato i lavori per la realizzazione dell'opera e procedeva al licenziamento di tutte le maestranze, senza pagare il dovuto alle stesse e cioè: il Tfr maturato, il preavviso di licenziamento, la Cassa Edile maturate.

L'ispettorato del lavoro di Catanzaro dietro comunicazione del sindacato di categoria Feneal Uil di Catanzaro ha intimato all'Anas compartimentale della Calabria di non pagare i Sal maturati e di accantonarli fino a quando le retribuzioni delle maestranze non sarebbero state pagate.

Ciò risale al lontano settembre 2002, giorno in cui l'impresa Mazzitelli spa comunicava il provvedimento di licenziamento di tutti i lavoratori impiegati alla realizzazione del Primo lotto della "Trasversale delle Serre", dichiarato poi illegittimo dal tribunale di Catanzaro, sezione lavoro, con sentenza n. 395/07, confermato sia dalla Corte d'Appello di Catanzaro che dalla Suprema Corte.

La sentenza citata ha condannato l'impresa Mazzitelli spa, capofila ATI, al pagamento della retribuzione globale di fatto dal giorno del licenziamento fino al giorno del completo soddisfo, compresi gli interessi legali, i contributi previdenziali, la Cassa edile, il Tfr maturato,

Successivamente, su espressa richiesta del tribunale di Catanzaro, veniva formalizzata l'emissione dei decreti ingiuntivi, necessari a quantificare le somme dovute e relative alle mensilità indicate in sentenza. Per ogni decreto ingiuntivo veniva proposta opposizione, puntualmente rigettata dal tribunale di Catanzaro e confermato dalla Corte d'Appello di Catanzaro.

Sulla base dei decreti ingiuntivi, poi, sono stati azionati i procedimenti esecutivi, i pignoramenti presso terzi. Tra i terzi pignorati vi è anche l'Anas la quale ha dichiarato, con nota del 27 giugno 2016, che non vi erano somme pignorabili, nonostante la Direzione territoriale del lavoro di Catanzaro abbia, ripetutamente, comunicato all'Anas che la società appaltatrice dei lavori della "Trasversale delle Serre" era inadempiente nei confronti dei lavoratori dipendenti per la mancata erogazione del salario, dei contributi previdenziali e della Cassa Edile per Gratifica natalizia e ferie, per cui si doveva procedere a congelare gli Stati di avanzamento dovuti all'impresa Mazzitelli spa a garanzia dei crediti in privilegio vantati dai lavoratori.

L'Anas con note del 16 maggio 2007 e del 21 giugno 2010 prendeva atto della comunicazione della Direzione territoriale del lavoro di Catanzaro ed informava la stessa, che avrebbe proceduto a congelare le somme disponibili (Sal) a garanzia delle maestranze.

Contrariamente a quanto garantito i Sal citati non sono più nella sua disponibilità dell'Anas.

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In sintesi abbiamo cercato di rappresentarle lo stato di disagio che molti di noi vivono, ci appelliamo a Lei perché crediamo che la giustizia sociale debba prevalere in ogni articolazione.

Infine, ci rendiamo conto che un Ministro della Repubblica ha tante cose da verificare, ma Le chiediamo di prestare attenzione al nostro grido di allarme e, soprattutto, di non lasciare che gente senza scrupoli la faccia franca a spese della gente onesta.

I lavoratori della ex impresa Mazzitelli spa