La protesta del sindaco di Locri per il mancato invito di Morra e Azzolina: "Comportamento indecoroso e indegno, questa città viene sempre mortificata"

MORRA-CALABRESEdi Mariateresa Ripolo - Altro che lettere e telefonate apparentemente "cortesi", il sindaco di Locri Giovanni Calabrese non ha proprio accettato il mancato invito all'evento a cui hanno partecipato la ministra dell'Istruzione Lucia Azzolina, il presidente della Commissione parlamentare Antimafia Nicola Morra e il procuratore della Repubblica di Catanzaro Nicola Gratteri: la firma di un protocollo d'intesa sui "campi della legalità" per giovani in immobili confiscati alla criminalità organizzata. (Leggi qui)

Il primo cittadino ha deciso di inscenare una protesta fuori dall'ospedale di Locri, dopo aver espresso tutta la sua rabbia in una lettera indirizzata alla ministra e pubblicata nei giorni scorsi (leggi qui), nemmeno la telefonata di quest'ultima è servita a placare gli animi. Mentre Morra e Azzolina visitavano l'Ostello Locride, che accoglierà gli studenti che parteciperanno al progetto, si è consumato il dramma di Calabrese: fuori dall'ospedale "en attendant Godot". La ministra, alla quale il primo cittadino aveva rivolto l'invito-sfida di visitare anche il nosocomio della Locride, non arriverà mai. «Una porcata, una cosa indecorosa e indegna», molto più di un semplice «sgarbo istituzionale» insomma, così come lo aveva definito in un primo momento il primo cittadino. Calabrese rincara la dose contro gli esponenti dei 5 Stelle e solleva una "potenza di fuoco": «Io capisco che quando si sposta un ministro c'è un protocollo rigido, ma non capisco perché questi ministri quando vanno in altri posti lo fanno tranquillamente come se nulla fosse, quando vengono a Locri pensano che siamo tutti mafiosi e si blindano, questo è accaduto anche con Rosy Bindi e con altri. Qui non siamo tutti mafiosi, siamo persone normali e perbene, non c'è bisogno di arrivare blindati con i carri armati. Ma la vogliamo finire con questa barzelletta? Basta utilizzare il nome di Locri in modo improprio, fermo retando che c'è la 'ndrangheta e la combattiamo con azioni concrete e non con demagogia. Noi abbiamo problemi che si chiamano "ospedale" e "lavoro", se lo devono mettere in testa i ministri della Repubblica». Il lungo sfogo di Calabrese continua: «Tutto ciò è vergognoso e inaccettabile, questa città viene sempre mortificata», ha sottolineato il primo cittadino spostando l'attenzione sugli atavici problemi che affliggono l'ospedale della Locride: «La sanità a Locri è l'emblema della malasanità con medici e operatori abbandonati al proprio destino e nessuno fa niente, alla fine siamo noi cittadini a pagare le conseguenze di queste scelte demenziali. Io lo denuncio da anni e continuerò a farlo, vivo senza bavaglio e quello che ho da dire come l'ho detto al ministro e a Conte, lo dirò alla Regione, non ci sono sconti per nessuno fin quando non verrà affrontata la tematica Locride partendo dalla sanità».

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La replica di Morra e Azzolina. «Quando supereremo questa emergenza dovuta al Coronavirus - ha detto il presidente della commissione parlamentare antimafia - sarà mia cura promuovere altri eventi a cui potranno partecipare autorità civili, religiose, militari perché nessuno deve essere escluso, ma in tutta Italia non c'è un sindaco che è stato, secondo il protocollo, invitato». «Il 3 agosto - afferma Morra ai nostri microfoni - saremo a Cerignola con il Presidente del Consiglio Conte a sottoscrivere un protocollo in un bene confiscato, e nessun sindaco è stato coinvolto proprio per le regole dell'emergenza sanitaria». «Sono i fatti quelli che danno testimonianza dell'atteggiamento che si ha nei confronti delle regole e delle Istituzioni, e quando c'è stata la possibilità non abbiamo fatto mai venir meno il dovuto rispetto per le istituzioni, oggi siamo costretti a farlo ma non per nostra scelta», ha concluso.

La ministra Azzolina ha tenuto a precisare che «l'incontro non è stato organizzato dal Ministero della Pubblica Istruzione, scusandosi, ad ogni modo, con il primo cittadino». «L'ho sentito prima telefonicamente - ha detto la ministra - è stata una telefonata privata, tale resterà». «E' stata una telefonata molto cortese, abbiamo avuto modo di chiarirci rispetto anche al post che aveva fatto, c'è un clima di massima cordialità».

A quanto pare la spiegazione non ha convinto Calabrese: «Nessuno ha organizzato l'evento, si fa sempre scaricabarile. Forse lo ho organizzato io e non lo sapevo?»

Le parole di Morra e la protesta di Calabrese nel VIDEO