“Ferragosto in carcere”, il Garante metropolitano dei detenuti di Reggio aderisce all’iniziativa del Partito Radicale

Giorno 16 agosto una delegazione dell'Ufficio del Garante metropolitano della città di Reggio Calabria per le persone private nella libertà personale rappresentata dal Garante Dott. Paolo Praticò e dall'Avv. M. Cristina Arfuso, ha partecipato all'iniziativa "Ferragosto in carcere" promossa dal Partito Radicale, in collaborazione con le camere penali italiane composta tra gli altri, dal presidente nazionale Gian Domenico Caiazza, dagli Avv.ti Cherubino, Catanzariti, Belcastro, Genovese, Tommasini e dalla responsabile di Radio Radicale Pagliaruolo, a cui si è aggiunta la presenza di Enza Bruno Bossio deputata PD al parlamento, recandosi in visita ai detenuti del carcere "Panzera" di Rc (comunemente conosciuto come "San Pietro").

La delegazione – si legge in un comunicato stampa del garante metropolitano dei detenuti - è stata guidata nella visita dal direttore del carcere dott. Calogero Tessitore e dal comandante della polizia penitenziaria dott. Stefano Lacava. Pochi i rilievi fatti sulle condizioni di detenzione, sui quali ci si concentrerà a parte e prossimamente attraverso i colloqui individuali programmati dal Garante metropolitano e dai componenti l'ufficio. C'è da segnalare, però, un problema importante che riguarda l'area sanitaria e quindi il diritto alla salute per quanto concerne il carcere di Arghillà che è un tutt'uno con San Pietro. Il direttore con molto rammarico ci ha comunicato come oltre trecento visite specialistiche richieste dai detenuti di Arghillà, siano rimaste inevase, nonostante le numerose segnalazioni effettuate all'ASP competente. Il problema è grave e merita particolare attenzione, perciò l'ufficio del Garante si è impegnato ad interessare gli organi competenti, perché trovino le giuste soluzioni.

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La visita del penitenziario e dei suoi ospiti nella giornata del 16 agosto rappresenta per l'ufficio del Garante metropolitano una "chiara manifestazione della linea che intende seguire: vigilare e stare al fianco di chi, purtroppo, al momento non gode della propria libertà portando un vento di speranza proprio nei giorni di festa che - per ovvie ragioni - pesano come un macigno sulle loro vite quotidiane".