Comunali Reggio Calabria, ai blocchi di partenza / 3 – Lega tra crisi di crescita e “blindatura” del consenso. Invernizzi: “A fine mese, 3 coordinatori nel Reggino. E per il candidato sindaco è ancòra presto”

minasitilde600di Mario Meliadò - A 8-9 mesi da un voto per le Comunali che dovrebbe tenersi nella "finestra" compresa tra il marzo e il maggio del 2020 (per le Regionali, dicono i soliti beneinformati, si voterà il 9 o il 16 febbraio: niente election day, dunque, nell'ipotesi più comunemente accreditata).

Qual è lo stato delle candidature – formalizzate o ipotizzate – in campo?

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LEGA. Le notizie di stampa si rincorrono da tempo, sul Carroccio. Possiamo sintetizzarle così: il consenso viene dato in perpetua crescita, e secondo l'ultima rilevazione Youtrend per l'agenzia di stampa Agi, la Lega s'attesterebbe a uno stratosferico 37,7% nazionale; al contempo, in vari territori prosegue la "logica dei commissariamenti". Quasi tutti in territori del Mezzogiorno e con dirigenti spesso del "profondo Nord" (il sottosegretario alla Difesa Raffaele Volpi, pavese, è il neocommissario del Carroccio in Campania, subentrando a Gianluca Cantalamessa; in Puglia via Andrea Caroppo, sostituito dall'abruzzese Luigi D'Eramo; spedito in Sicilia il senatore di Varese Stefano Candiani, al posto di Angelo Attaguile...).

Specie al Sud, il leader di partito Matteo Salvini pare molto attento a non dimenticarsi di dover convivere col ministro dell'Interno Matteo Salvini: dopo alcuni "passi falsi" rispetto a iscritti e dirigenti considerati fortemente a "rischio" criminalità organizzata, non ultimo l'incrocio fra il 35,3% alle ultime Europee a Rosarno e le ritenute "relazioni pericolose" tra il responsabile rosarnese del partito e la potente 'ndrina dei Pesce e tra un consigliere comunale e l'altro clan egemone nella zona, quello dei Bellocco, pure la Calabria è stata commissariata.

Anche in questo caso, si tratta di un dirigente del Nord, il deputato - ormai al secondo mandato – Cristian Invernizzi, bergamasco di Treviglio, che ha rilevato nel ruolo di "timoniere" calabrese il deputato lametino Domenico Furgiuele e al contempo "congelato" ogni altro incarico intermedio: «Però se lei mi parla di candidati a sindaco, io le dico che a oggi non c'è nulla di nulla: intanto noi puntiamo soprattutto sulla convergenza dei programmi, e poi tutte le incognite che ci sono vanno appianate – spiega al Dispaccio.it lo stesso Invernizzi –. Se la Lega preferirebbe guidare il Comune anziché la Regione? Ma no!, davvero: non è un problema di postazioni. Diciamo che, come Lega, ci piacerebbe sicuramente essere forza di governo in entrambi gli Enti. E poi, sì, servono un "tavolo" congiunto e strategie nazionali, certamente non solo locali».

Proprio in queste ore, peraltro, Invernizzi – che ha festeggiato i suoi 42 anni il 17 giugno scorso – ha ribadito con fermezza quanto aveva fatto sapere praticamente già al suo insediamento: nessun altro, a parte lui, deve "spendere" il simbolo del partito di Alberto da Giussano in comunicati stampa o comunque attribuendosi ruoli politici di rappresentanza all'interno della Lega. Un po' la stessa cosa che ha sancito, su scala nazionale, il leader Matteo Salvini. Motivi specifici di "nervosismo"? «No, no. Solo che, essendo partita sostanzialmente in occasione delle recenti Europee la "macchina" organizzativa della Lega in Calabria – argomenta l'onorevole Invernizzi –, oggi nessun altro è autorizzato a parlare in nome e per conto del partito o ad autorizzare il simbolo, perché c'è qualcosa di nuovo che stiamo costruendo adesso. Nessuna reazione a qualche intemperanza, ma solo una regola che ci siamo dati: essendo il nostro un partito che ha delle regole e che le segue... seguiremo tutti anche questa».

Nel frattempo, zero figure intermedie. Ma per poco, spiega il commissario regionale: «Sì, ci doteremo di 14 coordinatori, organizzatori temporanei, dividendo il territorio calabrese in 14 macroaree. E lo faremo entro la fine di questo mese: per Reggio Calabria, ad esempio, ci saranno tre figure. Le abbiamo già individuate tutte, si tratta solo di avere qualche giorno di pazienza e le ufficializzeremo». La rappresentanza politica invece seguirà, con le debite fasi congressuali.

Certo fin qui permane nella Lega il problema della mancanza di radicamento e di una classe dirigente degna di questo nome non "cooptata", non "migrata" da altre forze politiche. Nessun commento, però, da parte del commissario Cristian Invernizzi alle ipotesi circolate sui nomi spendibili. E in quest'àmbito dunque neppure sull'ex assessore comunale ai Servizi sociali ed ex consigliere regionale Tilde Minasi, che pure sotto le insegne della Lega s'è pure candidata alle Politiche 2018, mancando il laticlavio per un soffio. Troppo silenzio da troppo tempo, nessun incarico compensativo: anche in questo caso, quella di orientare le vele altrove a questo punto è più di una tentazione.