Mimmo Lucano dopo apertura processo: “Viviamo in un periodo assurdo. Porti aperti per armi, ma non per esseri umani”

lucano locri"Non ho altra soluzione che aspettare, sperare bene: cosa possa fare?". Così Mimmo Lucano, ex sindaco di Riace, parlando con i giornalisti a Locri al termine della prima udienza del processo che lo vede coinvolto, insieme ad altre 26 persone, nell'ambito dell'inchiesta "Xenia" su presunte irregolarità nella gestione dei progetti di accoglienza dei migranti nel suo Comune. Lucano ha, in primo luogo, commentato la decisione del Tdl di rigettare nuovamente la richiesta di revoca del divieto di dimora a cui ancora è sottoposto: "Forse - ha sostenuto - aspettano che entri nella fase processuale. Non mi sento un perseguitato, penso che tante persone stanno peggio di me. Io sono una persona libera, posso andare ovunque, tranne a Riace, anche se questa ovviamente è una limitazione della libertà personale". Lucano si è comunque detto "fiducioso di dimostrare la mia innocenza, ma credo che c'è un equivoco di fondo. Ci sono aspetti più che altro amministrativi, non di rilevanza penale. Cosa possono dire?".

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Sulla decisione del Tribunale di Locri di non ammettere la presenza di telecamere alle udienze, Lucano ha osservato: "Per me non c'era nessun problema, più ascoltano più e guardano e meglio è". L'ex sindaco ha poi risposto così alla richiesta di commentare la decisione del Comune di Riace di non costituirsi al processo: "Non lo so, non mi interessa". Con riferimento, invece, alla determinazione del ministero dell'Interno di costituirsi parte civile, Lucano ha detto: "A volte penso che siamo in un periodo assurdo. E' possibile tenere i porti aperti per vendere le armi, cioè la morte, e non per accogliere gli esseri umani in fuga dalle guerre e dai drammi dell'umanità, questo è un paradosso mondiale. Ha fatto bene il Papa a puntualizzare questo aspetto, che dimostra - ha rilevato - come la società sta viaggiando verso la deriva". L'ex sindaco ha infine confidato ai giornalisti: "A volte ho crisi emotive perché mi sembra tutto così paradossale, ma altre volte ho la consapevolezza e la speranza che trionferà la giustizia, per tutti, non solo per ma - ha concluso Lucano - per tutti coloro che sono accusati ingiustamente".

Foto Ansa