Falcomatà: “Pd deve stare all’opposizione, con i 5 stelle posizioni inconciliabili”

falcomatagiuseppe30gen500"In direzione nazionale abbiamo votato all'unanimità un ordine del giorno rispetto al quale si prende atto della volontà degli elettori che hanno detto che il Pd deve stare all'opposizione. Ora occorre fare un'analisi approfondita sul perché è successo questo e ricostruire il nostro partito". Così all'agenzia Dire il sindaco di Reggio Calabria, Giuseppe Falcomatà, componente della direzione nazionale del Pd, in merito a possibili alleanze post voto per formare un nuovo governo. "I Cinque stelle, al di là di tutto, oltre ad avere vinto le elezioni insieme alla Lega hanno dei programmi diametralmente opposti a quelli proposti dal Pd: dal reddito di cittadinanza, al no ai vaccini, all'uscita dall'euro. Posizioni – ha concluso il sindaco di Reggio Calabria – francamente inconciliabili".

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"Ritengo che la questione principale sia creare una grande alleanza con i cittadini. Questo e' prioritario rispetto a temi che sono stati posti all'interno dell'agenza politica nazionale, penso, in maniera sbagliata. Mi riferisco alle politiche che riguardano il Mezzogiorno del Paese, il piano occupazionale, gli sgravi fiscali per le imprese, le risposte da dare alle giovani generazioni in cerca di lavoro che spesso emigrano addirittura fuori dal territorio nazionale o alle amministrazioni locali spesso abbandonate da una politica nazionale troppo distante". Lo afferma all'agenzia Dire il capogruppo del Pd in Consiglio comunale di Reggio Calabria, Antonino Castorina, sull'attuale fase politica dopo il voto del 4 marzo. "In questa ottica al Pd occorre una fase di ricostruzione che non riguardi la restaurazione. Serve - ha aggiunto Castorina -una figura che possa mettere in moto una serie di meccanismi positivi intercettando consenso in tutti quei mondi non piu' intercettati dal nostro partito. In Calabria non va solo annunciata la fase congressuale ma va organizzata seriamente per far ripartire il Pd. Stessa identica cosa nell'area metropolitana di Reggio Calabria (federazione commissariata da ottobre del 2016, ndr), stiamo subendo un ritardo abbastanza evidente - ha concluso il capogruppo dem in Comune - che poi comporta una perdita di consenso

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