Coronavirus: nel carcere di Crotone sciopero della fame dei detenuti

carcere500Protesta della popolazione detenuta presso la Casa circondariale di Crotone che ha inviato una lettera aperta, indirizzata oltre che al Garante comunale dei detenuti Avv.Federico Ferraro,anche al Presidente della Repubblica On.le Sergio Mattarella, al Ministro della Giustizia On.le Alfonso Bonafede, al Garante Nazionale dei diritti dei detenuti Prof Mauro Palma, al Tribunale di Sorveglianza, al Prefetto di Crotone D.ssa Tiziana Tombesi ed alla Direttrice del carcere D.ssa Caterina Arrotta.

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Nella missiva i detenuti annunciano di aver intrapreso lo sciopero della fame dallo scorso venerdì 7 aprile; gli stessi esprimono preoccupazione per l'evolversi della pandemia globale da Coronavirus all'interno del mondo carceri, lamentano l'assenza di misure sufficienti a scongiurare eventuali pericoli di contagio da COVID-19, evidenziano una situazione di sovraffollamento che non consente il rispetto delle distanze di prevenzione nel contagio.

I detenuti chiedono al Governo l'adozione di misure legislative che consentano l'osservanza della misure di sicurezza imposte dall'O.M.S e dal Ministero della Salute anche all'interno della locale casa circondariale.

Dalla popolazione carceraria viene sollecitato l'invio di apposite mascherine come pure l'attuazione di misure alternative alla detenzione carceraria.

Viene , tra le altre cose, posto l'accento sulle carenze persistenti nell'ambito della pianta organica del personale in servizio presso la struttura.

A seguito delle comunicazioni urgenti si rende noto che, nella giornata di oggi, si è tenuto un primo colloquio in videochiamata tra il Garante comunale ed alcuni detenuti in rappresentanza di tutta la popolazione carceraria al fine di rasserenare gli animi e comprendere i singoli motivi di doglianza.

Il Garante comunale si è attivato per rendere nota la situazione in atto alle locali Autorità di Pubblica Sicurezza ed è in contatto con il Garante Regionale e con l'ufficio del Garante Nazionale, i quali seguono con attenzione l'evolversi della situazione.

Il Garante comunale rinnova l'appello all'adozione di misure che tutelino i detenuti come dell'intero personale che opera e lavora all'interno della Casa circondariale di Crotone.
Il Garante auspica un sollecito intervento anche della Magistratura di Sorveglianza territorialmente competente dal momento che tale situazione non può considerarsi come gestione dell'ordinaria amministrazione, bensì come situazione di carattere eccezionale ed urgente.