Pd Cosenza, Guglielmelli: "Miccoli non abolirà il tesseramento tradizionale. Verificheremo che agli annunci seguano fatti concreti"

"Prendo atto che stamattina, 13 Luglio 2020, il Commissario Marco Miccoli ha inviato il regolamento per il tesseramento 2020 per la Federazione di Cosenza alla Commissione Nazionale di Garanzia per un suo parere vincolante.

Miccoli afferma anche che non è sua intenzione discriminare ma solo potenziare il tesseramento online. Prendo atto, dunque, che il commissario non vuole più abolire il tesseramento tradizionale. Questa inversione di rotta rispetto alla sua precedente volontà espressa tramite circolare ed in via orale a numerosi dirigenti di effettuare il tesseramento solo in via telematica è frutto della nostra azione di qualche giorno e che evidentemente ha fatto maturare al commissario Miccoli più saggi intendimenti ed orientamenti. Ovviamente vigileremo affinchè agli annunci corrispondano i fatti.

Voglio inoltre ricordare a Miccoli che proprio per favorire trasparenza e partecipazione nella Federazione di Cosenza, tramite la piattaforma nazionale online del Partito Democratico, dal 2014 si può effettuare il tesseramento online. Se dopo 6 anni Miccoli scopre questo strumento evidentemente non lo ha mai utilizzato nelle fasi buie dei tesseramenti romani quando capibastone e affaristi scalavano il partito nell'inerzia colpevole ed omissiva del gruppo dirigente di cui lui era importante esponente.

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"Ricordo sempre a Miccoli che la messa in discussione del tesseramento degli anni precedenti ha un impatto diretto sulla sua elezione e di Zingaretti in quanto nella fase preselettiva votano solo gli iscritti e che alle primarie gli iscritti sono esonerati dal pagamento della quota fissata dal regolamento nazionale. Per cui se le tessere erano illegittime Zingaretti non poteva accedere alle primarie e comunque avrebbe usufruito di voti alle primarie, dati senza la corresponsione della quota dei 2 €. Se quanto afferma Miccoli fosse vero, e non lo è essendo il tesseramento 2018 regolare e regolare l'elezione di Zingaretti, verrebbe inficiato l'intero procedimento elettorale che dovrebbe essere invalidato in tutto o in parte. Resterebbe comunque il principio morale, sempre che fosse vero quanto Miccoli afferma, che porterebbe alle dimissioni di chi è eletto da chi non aveva diritto di voto, ma ripeto tutto si è svolto nella piena regolarità.

L'unico tesseramento che non conosco è proprio quello del 2019 essendo stato effettuato dallo stesso Miccoli; ma al riguardo confido nel fatto che Miccoli non voglia denunciare Miccoli alla Commissione nazionale. Se così fosse ci faremo parte diligente dal difendere il Miccoli buono dal Miccoli cattivo.

Infine quando si riferisce a me parlando di sedicente "dirigente nazionale" dovrebbe verificare che il sottoscritto si è firmato come membro dell'Assemblea Nazionale in quanto eletto in quanto capolista della lista "Piazza Grande per Nicola Zingaretti" nella circoscrizione Cosenza 1".

Lo afferma Luigi Guglielmelli dell'assemblea nazionale PD.