Processo Legnochimica, per l’azienda bonificare falde e laghi costava troppo

Sono stati ascoltati oggi presso l'aula 9 del Tribunale di Cosenza un chimico dell'Arpacal, l'ex sindaco, un ex dirigente e l'ex assessore all'Ambiente del Comune di Rende, nel corso del processo per la mancata bonifica dell'area di contrada Lecco in cui operava Legnochimica in provincia di Cosenza. Alla sbarra il liquidatore dell'azienda Domenico Bilotta accusato di disastro ambientale e omessa bonifica. Si tratta dell'unico degli indagati che ha scelto di essere giudicato con rito ordinario, mentre gli altri imputati (il sindaco Marcello Manna, il dirigente Francesco Azzato e l'ex assessore all'Ambiente Francesco D'Ippolito) sono stati già assolti in via definitiva con rito abbreviato. Vittorio Cavalcanti sindaco di Rende prima che il Comune venisse commissariato, ha dichiarato alla presenza del pm Antonio Bruno Tridico e del giudice Francesca Familiari, che Legnochimica, azienda di proprietà della piemontese famiglia Battaglia di Mondovì, ha sempre avuto un atteggiamento collaborativo nel corso della caratterizzazione del sito volta a stabilire il grado di contaminazione di acque, aria e suolo.

--banner--

''Negli incontri avuti - ha spiegato Cavalcanti - ricordo che è emersa la presenza di agenti inquinanti non riconducibili alle attività di Legnochimica Che si occupava di lavorazione di materiale legnoso. Il piano che presentò Bilotta insieme a dei tecnici era stato considerato superficiale e bocciato in Conferenza dei servizi. Si trattava di piantumare arbusti che avrebbero assorbito l'inquinamento e non teneva conto della necessità di svuotare i laghi chimici. Vasche colme di liquami frutto di scarti industriali che andrebbero smaltiti in appositi siti che in Calabria non esistono. Parlai poi con la Regione Calabria per inserire il sito nel piano delle aree da bonificare, ma siccome mi avevano detto che non c'erano le risorse per avviare il disinquinamento né la possibilità di reperirle non sono mai andato avanti nell'iter''. Edoardo Fioravante Fiorino, chimico responsabile servizio acque Arpacal ha rivelato questa mattina durante l'udienza del processo sulla mancata bonifica di Legnochimica, in dibattimento presso il Tribunale di Cosenza, che i valori dei metalli e dei contaminanti presenti nelle acque captate a valle dai piezometri erano variabili: ''a volte superavano i limiti di legge, a volte no''. ''Le alte temperature estive producevano esalazioni di metano, che provocano gli incendi per autocombustione - ha spiegato Fiorino - l'aria era irrespirabile. Ho comunicato a Prefetto, Comune, Provincia e Procura di Cosenza che le falde acquifere erano contaminate ed andavano purificate''.

L'ex dirigente comunale Giovanni Ricca ha affermato che le acque di falda e le acque dei laghi erano state qualificate come rifiuti e non potevano essere reimmesse nella rete fognaria. ''Dovevano essere rimossi dalla società - ha dichiarato Ricca - in quanto scarti industriali. La bonifica presentata da Legnochimica fu bocciata perché non contemplava la rimozione dei liquami e dei fanghi delle vasche. La società si impegnò a produrre un nuovo progetto che prevedeva l'utilizzo di un impianto di depurazione mobile che è stato istallato e testato con scarsi risultati''. L'ex assessore all'Ambiente del Comune di Rende Francesco D'Ippolito ha chiarito che le analisi sul trattamento dei liquami dei laghi nel 'depuratore mobile' hanno rivelato che la procedura non era compatibile con la successiva immissione nel sistema fognario. ''Spostare i 100mila metri cubi di rifiuti industriali liquidi contenuti nelle vasche, a cui vanno aggiunti i 70mila metri cubi di fanghi, sarebbe costato circa 3 milioni e - ha dichiarato D'Ippolito - Legnochimica diceva di non avere tali risorse. Lo smaltimento con l'impianto mobile sarebbe costato circa 250mila euro. Avevano poi presentato un altro progetto, però era troppo dispendioso per loro perché avrebbero speso circa 6,5 milioni di euro''. Terminata l'escussione dei teste il processo è stato aggiornato all'11 marzo 2021. (Adnkronos)