Rende (Cs), Manna scrive alle associazioni di volontariato: “Rete solidale è esperienza da non disperdere”

"La nostra città è da sempre inclusiva e volta all'accoglienza. Nel tempo del distanziamento sociale, dell'emergenza sanitaria ed economica il volto della solidarietà era nei visi di voi volontari della Terra di Piero e della Croce Rossa che ogni giorno, dallo scoppio della pandemia, avete dato linfa al nostro welfare resiliente garantendo ai più bisognosi un pasto caldo e generi di prima necessità. Bisogna ripensare le politiche sociali come opportunità di crescita collettiva e condivisione di saperi e culture differenti: è nella pluralità che una comunità deve riconoscersi".

Comincia così la lettera che il sindaco di Rende Marcello Manna, insieme all'assessore alle politiche sociali, Annamaria Artese, ha voluto indirizzare alle associazioni che hanno collaborato con il municipio dell'oltre Campagnano nella rete solidale che in questi mesi si è mobilitata in soccorso dei più deboli.

"Alle ragazze e ai ragazzi delle associazioni va il nostro ringraziamento come amministratori, cittadini, genitori, fratelli: la sinergia tra istituzioni e terzo settore, le politiche dal basso, le azioni di democrazia diretta hanno dato vita a una rete solidale che ha abbracciato in questi mesi l'intera area urbana. Da qui dobbiamo ripartire: dalla sostenibilità delle idee, da relazioni volte a promuovere lo scambio di strumenti ed esperienze attraverso la trasparenza dell'agire e la circolarità delle informazioni. Siamo infatti convinti che è grazie al potere decisionale da parte dei cittadini su questioni riguardanti temi di interesse comune che si potrà agire per il bene della comunità" prosegue la missiva.

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"La rete solidale è esperienza da non disperdere, ma da preservare: il Parco dei Nonni sarà luogo accogliente in cui la diversità è occasione di arricchimento. Avete mosso una marea di sentimenti solidali nel tempo dell'immobilismo: perché tutto si muove quando tutto è fermo, perché dalla porta che si apre su sofferenze e disagio, dalle mani laboriose a preparare quasi mille pasti al giorno, dai chilometri macinati, dai visi stanchi, ma felici ci avete restituito il senso più alto della parola solidarietà. La nostra città ha ancora bisogno del vostro contributo e vi ringrazia per farci credere ogni giorno che #andràtuttobene" conclude il primo cittadino.