Cosenza, gli studenti scendono in piazza contro la didattica a distanza: “Riaprire le scuole in sicurezza, flop lezioni online”

studente protesta cosenza"Fra poche settimane anche gli studenti cosentini si troveranno catapultati nella maturità, ma in una condizione ancora più drammatica rispetto lo scorso anno: 1 studente su 2 non ha potuto avere accesso alle videolezioni, il Governo ha lasciato le scuole pubbliche a sé stesse e ora il Ministro dell'Istruzione, Lucia Azzolina, ha deciso che gli studenti reputati "carenti" potranno persino essere bocciati. La Regione Calabria e il nuovo Presidente, Jole Santelli, hanno promesso tablet per gli studenti in difficoltà, ma questi arriveranno solo a settembre e non saranno sufficienti per tutti!".

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Per questa ragione gli studenti di Cosenza e provincia questa mattina si sono ritrovati a Piazza XI Settembre denunciando "l'assenza di misure concrete per la didattica a distanza che hanno lasciato indietro i figli di lavoratori; le lezioni online sono un flop per questo – dichiarano - nessuno dev'essere bocciato. Rivendichiamo un piano straordinario per garantire la riapertura delle scuole pubbliche in sicurezza, un incremento del personale docente e maggiori fondi per l'edilizia scolastica. Mentre le scuole cosentine cadono a pezzi e le aule sono sempre più affollate (con il rischio di non vedere rispettate il prossimo anno le norme di distanziamento sociale), il governo ha stanziato 150 milioni di euro a favore delle scuole private che devono essere immediatamente stornati a favore delle scuole pubbliche".

I promotori della mobilitazione sono il Fronte della Gioventù Comunista e il Presidente della Consulta Provinciale degli studenti, Eugenio De Fazio, che hanno raccolto e rilanciato le rivendicazioni del mondo della scuola.

Hanno aderito alle manifestazioni anche studenti universitari in mobilitazione per il rimborso delle quote degli studentati e delle tasse universitarie, la FLC-CGIL e i Cobas Telecomunicazioni.