Centrale Enel Corigliano Rossano, Lavia: "Si affronti con i Ministeri, con Invitalia e utilizzando risorse Cis"

"Come prevedibile Futur E, il progetto di riqualificazione dei siti energetici da dismettere, fra cui la centrale di Corigliano Rossano, e' un fallimento su tutti i fronti. Qualche idea, ma nessun investitore vero". Lo afferma Lavia segretario generale della Cisl Cosenza. "Senza proposte serie, si smantelli il sito – aggiunge - e si riconsegni alla citta' una area che puo' essere centro di servizi della terza citta' della Calabria. Nell'ultima riunione con Enel abbiamo chiesto all'unisono, Sindacati e Comune, di accelerare le demolizioni, con un nuovo Crono programma che indichi tempi brevi e certi per demolizioni e smantellamento".
"Crediamo che Enel – afferma ancora - possa e debba fare di più. Realizzando sul sito un investimento innovativo e sperimentale attraverso il coinvolgimento di partner affidabili e di livello nazionale".
"Da questo punto di vista, come avvenuto in Puglia con Alenia – sottolinea Lavia - crediamo che i Contratti Istituzionali di Sviluppo affidati nella gestione ad Invitalia possano rappresentare una opportunita'. L'ultima, dopo solo spazio per smantellamento ed eventuali bonifiche".

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"Nell'incontro di domani con il ministro per il Sud Provenzano – dice Lavia - chiederemo con forza che ci sia attenzione per il sito Enel di Corigliano Rossano. I Cis hanno sulla carta anche una funzione di attrazione degli investimenti privati con Invitalia. Ebbene sì tenti a partire dai Cis un ultimo tentativo di dare nuova vita al sito, coinvolgendo Invitalia, Ministero Mezzogiorno e Ministero della Sviluppo Economico, Regione".
"Come si fa per le crisi industriali. Perche' di questo si tratta – continua -. Di una crisi industriale che ha lasciato a casa tanti lavoratori diretti e dell'indotto".
"E se anche questo tentativo dovesse fallire – conclude - si riconsegni una area baricentrica alla citta'. Senza indugi. Senza manfrine".