Candeggina nel calice, parroco di Rose soccorso per avvelenamento. L’arcivescovo Nolè: “Autore si faccia avanti”

albanito preteIl parroco di Rose, comune del Cosentino, e' stato soccorso durante l'omelia per un probabile avvelenamento. Il fatto e' accaduto sabato scorso durante la Messa delle 18. Secondo quanto ricostruito dallo stesso Don Claudio Albanito, durante il rito della Comunione ha avvertito un forte bruciore alla gola ed un senso di soffocamento. Poi ha vomitato. Soccorso dai fedeli e dai sanitari del 118 e' stato condotto nell'ospedale di Cosenza per i controlli. All'interno dell'ampolla utilizzata per purificare il calice, e' stata trovata una sostanza, probabilmente candeggina. "Non so cosa pensare - ha detto il parroco - vorrei considerarla una burla, ma ho difficolta' considerata la gravita' del gesto. Per ora non ho sporto denuncia, ma solo informato i carabinieri. Non ho idea di chi possa essere stato, ne' se si tratti di una svista o di qualcosa di diverso. Sono ancora frastornato".
"Vicinanza e affetto" vengono espressi dalla Curia arcivescovile di Cosenza al parroco di Rose, don Claudio Albanito, vittima di un malore dopo che persone non identificate hanno versato candeggina nell'ampolla utilizzata per purificare il calice per l'offertorio.
"L'Arcivescovo di Cosenza-Bisignano, monsignor Francesco Nole' - e' detto in un comunicato - ha seguito personalmente, sin dalle prime ore, gli sviluppi della vicenda e si e' primariamente preoccupato dello stato di salute e della serenita' del giovane sacerdote. La Chiesa cosentina, insieme al suo Vescovo - afferma mons. Nole' - segue con attenzione quanto e' accaduto ed esprime al caro fratello don Claudio piena fiducia e fraternita' nel lavoro pastorale che svolge. Mentre si richiama tutti alla pacificazione sociale ed ecclesiale e alla serenita' delle relazioni nell'ambito della comunita' civile e religiosa, l'invito che rivolgiamo e' a non cadere nell'allarmismo e nel facile giudizio. Nonostante il sacerdote, ad oggi, non abbia voluto sporgere denuncia, per l'affetto alla comunita' di cui e' padre, le autorita' preposte, ed in particolare i carabinieri della locale stazione, stanno svolgendo d'ufficio le opportune indagini".

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"In seguito all'esito delle indagini - si afferma ancora nel comunicato della Curia - l'Arcivescovo prendera' le opportune decisioni in merito". Mons. Nole' invita inoltre "l'autore, o chi e' conoscenza del fatto, a collaborare con le forze dell'ordine perche' il dubbio di un atto sacrilego non ricada su persone innocenti o su tutta la comunita'. La solidarieta', la vicinanza e la preghiera - conclude la nota - sono assicurate dalla Chiesa diocesana e dal suo Vescovo al sacerdote e alla comunita' parrocchiale e a quanti stanno soffrendo interiormente per questa triste vicenda".