Oliverio: “Accuse infamanti. Ho deciso di fare lo sciopero della fame”

OliverioMario500"Di fronte ad accuse infamanti ho deciso di fare lo sciopero della fame. La mia vita e il mio impegno politico e istituzionale sono stati sempre improntati al massimo di trasparenza, di concreta lotta alla criminalità, di onestà e rispettosa gestione della cosa pubblica. I polveroni sono il vero regalo alla mafia. Tra l'altro l'opera oggetto della indagine non è stata appaltata nel corso della mia responsabilità alla guida della Regione. Quanto si sta verificando è assurdo. Non posso accettare in nessun modo che si infanghi la mia persona e la mia condotta di pubblico amministratore. Sarebbe come accettare di aver tradito la fiducia dei cittadini. Chiedo chiarezza! Lotterò con tutte le mie energie perché si affermi la verità".

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Lo afferma in una nota il presidente della Regione Calabria Mario Oliverio, a seguito dell'operazione anticorruzione "Lande Desolate" della Dda di Catanzaro, condotta stamani dagli uomini della Guardia di Finanza. Il governatore è stato raggiunto dall'obbligo di dimora nel comune di residenza - San Giovanni in Fiore (in provincia Cosenza) - con l'accusa di abuso d'ufficio.

"Un procedimento di accuse che respingo a 360 gradi". Lo ha detto il presidente della Regione Mario Oliverio raggiunto a San Giovanni in Fiore dai giornalisti. "Ho sempre improntato il mio impegno alla lotta alla mafia. Questa gara - ha proseguito il presidente Oliverio - e' stata fatta prima che io arrivassi alla Regione, mi sono solo preoccupato di portare a termine l'opera e tra l'altro abbiamo interloquito con un amministratore nominato dalla stessa Procura che oggi mi indaga. L'impresa l'ho vista solo una volta durante un sopralluogo, quando ero preoccupato che i lavori andassero a buon fine, ma non lo conoscevo prima ne l'ho visto dopo. Non comprendo tutto questo, sono solo indignato perche' ho speso la mia vita per contrastare le criminalita' di ogni tipo e affermare la legalita'. Il migliore alleato della mafia sono i polveroni. Non ci sono paladini, tranne Gesu' Cristo e io mi battero' fino alla morte per stabilire la verita'. Non accetto da chicchessia che si infanghi la mia vita e il mio impegno al bene comune