Gettonopoli a Catanzaro, l’associazione ‘I quartieri’: “La politica cittadina ora è davanti ad un bivio”

"C'è un elemento che segnerà il percorso futuro del cosiddetto affaire commissioni al comune di Catanzaro, un elemento che sarà lo spartiacque fra una vicenda ormai cristallizzata e tutte le eventuali novità che potranno emergere con la compiuta attuazione della trasparenza amministrativa, che mai si può considerare come una "magnifica" concessione.

Dopo giorno 1 giugno altre situazioni potrebbero essere una nuova "novella" nella storia più penosa che ha visto protagonista il comune di Catanzaro, ma soprattutto quel valore di rappresentanza che è nella scelta, indiscutibile quasi sempre, del popolo elettore il cui rispetto non si estingue con la chiusura dei seggi elettorali.

Da tutto quanto è già emerso e da quanto in ipotesi potrebbe emergere, noi siamo fermamente convinti che le regole del diritto non possano e non debbano, mai, basarsi sul sentimento della piazza. E' per questo che il valore della difesa diventa un opzione esclusiva, per fare emergere le possibili innocenze e per distinguere il valore dell'eventuale reato, oggi dopo le indicazioni emerse delle notizie di cronaca, che la Procura di Catanzaro abbia messo sul piatto per chiudere la vicenda Gettonopoli l'ipotesi della tenuità della pena e della restituzione di quanto percepito indebitamente.

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"La politica cittadina ora è davanti ad un bivio, dove la scelta della nuova strada ha ed avrà conseguenze per il futuro anche della città e non solo dei singoli. L'accettazione della proposta formulata dalla Procura di Catanzaro, non ha il valore del classico "tarallucci e vino", ha semmai l'esigenza di snellire e separare il diversi livelli di responsabilità, con un accettazione del singolo, che rinuncia a fare emergere la sua eventuale innocenza in un dibattimento processuale, accettando e riconoscendo di fatto, l'aver consumato un reato, per quanto tenue!
Ma, la tenuità della pena passa dunque attraverso la restituzione di quanto indebitamente percepito secondo le valutazioni della Procura della Repubblica in mancanza di un dibattimento processuale e tutto questo, ci domandiamo, come si concilia con una possibile ricandidatura a rappresentare il popolo in un consesso democratico, dopo aver accettato, sottoscrivendo, l'uso improprio del denaro pubblico?
Ecco allora che la politica in città si dovrà trasformare, perché le scelte, legittime per carità, dei singoli ci porranno davanti al dubbio: quella che l'intoccabilità – più volte esibita come prova di forza anche davanti ai media nazionali e locali – si può trasformare in una, non tanto presunta, impresentabilità politica?

Ci spiegheremo, forse, il valore della bilocazione e della trilocazione, che al netto della comicità, resta come una nuova formula di partecipazione alla vita politica ed amministrativa dell'ente comunale, consegnando per i posteri alla città di Catanzaro, questa quantomeno singolare invenzione, voluta per migliorare (?) il funzionamento degli organi democratici".
Lo scrive, in una nota, Alfredo Serrao, presidente dell'associazione 'I quartieri' di Catanzaro.