Ospedale ‘Pugliese-Ciaccio’ di Catanzaro, i sindacati: “Personale andato in pensione e licenziato non è stato rimpiazzato, attività al collasso”

«Utenti ricoverati in barella, in condizioni di precarietà e pericolo. Liste d'attesa interminabili. Carenza di personale con conseguenti carichi di lavoro oltre i limiti consentiti. Frustrazione e rabbia riversata dagli utenti, soprattutto, su medici e infermieri». Questa la situazione, «che si vive all'ospedale "Pugliese Ciaccio" di Catanzaro», denunciata dalla FP Cgil, dalla Cisl FP, dalla Uil F.P.L, dalla Federazione Italiana Autonomie Locali Sanità (FIALS) e dalla Rappresentanza Sindacale Unitaria (RSU).
«Siamo ormai in uno stato di estrema emergenza dal quale bisogna uscire al più presto. Tale situazione non può più essere tollerata. Ai cittadini vanno garantite prestazioni sanitarie efficienti e livelli di assistenza adeguati. Non si può attendere il verificarsi di eventi drammatici per intervenire», hanno evidenziato, con forza, gli esponenti sindacali.
Sindacato che, facendo seguito a proprie precedenti segnalazioni, ha messo quindi in luce la necessità di un'integrazione di personale di tutte le categorie. «Ci troviamo davanti ad una realtà divenuta oramai insostenibile a causa della significativa carenza di personale sanitario, medico, infermieristico, ostetrico e amministrativo, nonché di operatori socio sanitari, di tecnici di laboratorio e di radiologia medica».

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Entrando nei particolari della questione, i rappresentanti dei lavoratori hanno, quindi, rimarcato che: «Il personale andato in pensione non è stato rimpiazzato, così come i dipendenti a tempo determinato recentemente licenziati. La drastica riduzione di organico sta portando a un collasso delle attività, c'è il rischio della chiusura di interi reparti. Se questo non è ancora avvenuto lo si deve alla professionalità e allo spirito di abnegazione del personale in servizio, che con alto senso di responsabilità si è sobbarcato tutti i carichi di lavoro, andando ben oltre i limiti consentiti. È da anni che denunciamo al Dipartimento alla Salute, al Direttore generale dell'Azienda ospedaliera, al Commissario straordinario alla Sanità e a tutte le autorità competenti, la carenza di personale del "Pugliese Ciaccio", ma i reiterati esposti pubblici e le conseguenti richieste di assunzione di nuovo personale sanitario non hanno avuto, finora, alcun esito. Ci rendiamo conto delle ristrettezze imposte dal Piano di rientro dal debito in Sanità, ma le stesse non possono far morire l'assistenza ai pazienti. Occorre, dunque, che il Commissario, Saverio Cotticelli, consenta finalmente l'assunzione delle unità di personale necessarie a garantire ai cittadini il fondamentale diritto ad essere curati adeguatamente».
Gli esponenti della FP Cgil, della Cisl FP, della Uil F.P.L, della FIALS e della RSU, al fine di dare risposte immediate ai cittadini, hanno chiamato in causa anche il sindaco di Catanzaro, nella sua qualità di autorità sanitaria della città. «Com'è possibile che non ci si renda conto del danno enorme che si sta arrecando alla salute dei cittadini e all'economia del capoluogo della Provincia e della Regione? Si sono chiesti i sindacalisti nel rivolgersi al primo cittadino di Catanzaro».
Le organizzazioni sindacali, dunque, non intendono «lasciare intentata nessuna iniziativa» e a sostegno di tale importante vertenza, lunedì prossimo, 21 ottobre, alle ore 9:30, nella biblioteca del presidio ospedaliero, incontreranno i lavoratori alla presenza della Direzione generale. «Illustreremo gli effetti del DCA 135/2019 e della ristrutturazione, che è stata necessaria attuare per consentire, dopo la drastica riduzione di personale subita, l'erogazione delle prestazioni in sicurezza per i pazienti. Intendiamo condividere tutte le iniziative da perseguire - hanno infine asserito gli esponenti delle varie forze sindacali - per proteggere l'Azienda ospedaliera, tutelare la professionalità dei lavoratori e garantire ai cittadini dell'area centro della Calabria il diritto alla salute sancito dalla Costituzione».