Sparatoria Trieste, a Catanzaro una messa per ricordare le vittime

Una Messa in ricordo degli agenti Matteo Demenego e Pierluigi Rotta, uccisi a Trieste, e' stata celebrata a Catanzaro su iniziativa di tutte le sigle sindacali della Polizia di Stato. Un'iniziativa che ha consentito, e' stato spiegato, "a tutti i colleghi di potersi stringersi in un abbraccio dalla Calabria fino a Trieste". "E cosi' e' stato - ha sostenuto Giuseppe Brugnano, segretario nazionale Fsp Polizia di Stato - perche' la chiesa gremita e i volti commossi rappresentano la testimonianza di cio' che anima questa grande famiglia. Certo, non si puo' non sottolineare, con grandissimo rammarico, l'assenza di rappresentanti istituzionali e dei vertici delle forze dell'ordine, ma la vicinanza della cittadinanza e' la vera consolazione". "Quasi tutte le persone - ha aggiunto Brugnano - mi chiedono incredule come sia potuta accadere questa tragedia. Ebbene io rispondo loro che le circostanze in cui si sono trovati Matteo e Pierluigi sono assolutamente all'ordine del giorno e tutte, potenzialmente, potrebbero sfociare nel dramma quando meno ce lo si aspetta. Questo non accade la maggior parte delle volte solo grazie alla professionalita', al coraggio e alla freddezza di colleghi che sono forti della propria esperienza e della propria coscienza, ma a cui manca praticamente l'indispensabile, perche' senza protocolli operativi e regole di ingaggio nessuno sa in anticipo come dovrebbe comportarsi in ciascun caso. Se a questo si aggiunge la carenza abissale di uomini e mezzi, l'assenza di tutele e norme adeguate e la 'normalita'' con cui si vive oggi l'aggressione a un agente, allora ben si comprende l'impennata di morti e feriti fra le nostre fila".

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