La Camera di Commercio di Catanzaro incontra a Roma il ministro Di Maio

Una nutrita delegazione della Camera di Commercio di Catanzaro, guidata dal presidente Daniele Rossi e composta dal segretario generale Maurizio Ferrara e dai consiglieri Tommasina Lucchetti, Vincenzo Bifano, Saverio Nisticò e Stefania Oliverio, ha partecipato, questa mattina a Roma, all'incontro tra i rappresentati delle Camere di Commercio italiane, il presidente nazionale di Unioncamere Carlo Sangalli e il ministro per lo Sviluppo Economico Luigi Di Maio.
Al centro dell'incontro soprattutto il tema scottante dell'ormai nota integrazione tra le Camere di Commercio, accorpamento voluto dalla riforma Madia del 2016 e successivamente più volte bloccato per difetti di costituzionalità della norma riscontrati dalla Consulta o per i pronunciamenti di diversi Tar regionali e del Consiglio di Stato.
Sebbene l'Ente camerale di Catanzaro abbia sempre avviato le procedure di accorpamento richieste dal Ministero competente, più volte ci si è dovuti fermare per i diversi stop imposti dai giudici amministrativi, a testimonianza delle enormi difficoltà a fare chiarezza su tutto il processo che in Calabria porterebbe alla creazione di un Ente camerale unico per le province di Catanzaro, Crotone e Vibo Valentia: «Ho apprezzato l'intervento del presidente di Unioncamere Carlo Sangalli – ha detto il presidente Rossi al termine della riunione -, il quale ha sottolineato come le Camere di Commercio abbiano l'esigenza immediata di sbloccare questa situazione per poter lavorare al massimo delle loro potenzialità e senza alcuni vincoli che ad oggi limitano l'attuazione della mission istituzionale. Questi erano i contenuti di un documento che nei giorni scorsi abbiamo presentato al ministro Di Maio il quale, nei limiti dell'attuale normativa, ha assicurato un intervento che faccia chiarezza sull'accorpamento. Mi auguro che quanto promesso sia presto messo in atto perché le Camere di Commercio sono un Ente il cui potenziale impatto sull'economia del territorio è enorme, ma ad oggi in alcuni contesti, come quello di Catanzaro ad esempio, è limitato da una procedura che finora ha prodotto solo ritardi e rallentamenti che si sono abbattuti sulle imprese, sui professionisti e sugli artigiani della nostra provincia».

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Tra i temi trattati nel corso dell'incontro, poi, particolare rilievo è stato dato all'internazionalizzazione: le Camere di Commercio italiane infatti sono state invitate ad essere ancora più attente nel sostenere iniziative di promozione e diffusione della produzione italiana all'estero. Proprio l'internazionalizzazione, dall'insediamento del nuovo consiglio camerale della CCIAA di Catanzaro dopo il commissariamento, è stato e continua ad essere il principale punto di interesse dell'azione propositiva dell'Ente catanzarese: «Come ho più volte avuto modo di dire – ha spiegato ancora Rossi -, sono convinto che l'internazionalizzazione sia il miglior modo, assieme all'upgrade digitale delle nostre imprese, attraverso cui rispondere alle sfide economiche globali di oggi. Per questo abbiamo avviato iniziative volte ad aprire le imprese locali verso nuovi mercati, verso l'estero, consapevoli che non puntare a mercati nuovi e ricettivi possa solo portare un'involuzione della produzione locale e quindi alla contrazione dei volumi di vendita. Sì, certamente la concorrenza è diversa e stratificata, ma abbiamo imprenditori capaci e prodotti apprezzati: non possiamo farci spaventare dall'evoluzione del mercato».