Sanità, nasce l'Azienda Ospedaliera unica di Catanzaro

lavoriterzacomissione140219Via libera all'unanimità dalla terza Commissione "Sanità, Attività sociali, culturali e formative" alla proposta di legge di unificazione dell'Azienda universitaria con l'Azienda ospedaliera per la quale era stato disposto l'esame congiunto delle due proposte di legge: la n.365, d'iniziativa dei consiglieri Mirabello, Ciconte, Esposito, Parente, Scalzo e Tallini "Integrazione delle Aziende ospedaliere della città capoluogo della Regione" - e la n. 348, d'iniziativa del consigliere Bova "Integrazione delle Aziende ospedaliere della Città di Catanzaro".
"E' un momento epocale: nasce l'azienda ospedaliera più grande del Sud Italia ed è il suggello di un impegno bipartisan della Commissione, frutto di un lavoro di mediazione e di approfondimento che ha coinvolto, in un percorso di audizione e di confronto, diversi soggetti e attori- ha detto soddisfatto il presidente Michele Mirabello-. Il tempo che ha portato a questo importante risultato, è stato opportuno proprio in virtù della necessità di concretizzare un percorso di eccellenza e di qualità della sanità calabrese, valorizzando ed integrando vocazioni e professionalità".

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Lo stesso presidente Mirabello, in apertura di seduta, aveva sottolineato l'importanza della presenza del Commissario ad acta per l'attuazione del piano di rientro del settore sanitario della Regione Calabria, generale Saverio Cotticelli, anche in relazione alla proposta di legge all'ordine del giorno dei lavori dell'organismo consiliare. Dopo i contributi dei consiglieri Ciconte, Esposito, Giudiceandrea, Guccione, Morrone, Parente Pedà, Scalzo e Sergio - che hanno richiamato l'attenzione del Commissario sui tanti aspetti e punti di criticità del Pianeta sanitario calabrese - Cotticelli ha ringraziato la Commissione e il presidente Mirabello per l'invito rivoltigli nella sede del Consiglio regionale "massima espressione della volontà popolare. Partirò dal metodo per affrontare i problemi della sanità calabrese su cui, nel recente passato, ha pesato la forte conflittualità tra struttura commissariale e struttura di governo. Umiltà, rispetto, collaborazione e il faro della legalità saranno i principi guida del mio impegno – ha detto Cotticelli- e mi adopererò per ripristinare la correttezza istituzionale dei rapporti con la volontà politica e con il Dipartimento Salute che ha nel direttore Antonio Belcastro (presente ai lavori), una figura competente, nella consapevolezza che, alla ricerca del bene comune, bisogna abbandonare la logica dei piccoli campanili".
Nel merito della legge approvata dalla Commissione e definita "ineludibile e fondamentale per la sanità calabrese", Cotticelli ha fornito, nella condivisione del percorso, suggerimenti che i consiglieri presenti hanno apprezzato.

"Oggi, dopo oltre venti anni di discussione, rinvii, riflessioni e divisioni politiche ha visto la luce in commissione Sanità la legge sulla integrazione delle aziende ospedaliere della città capoluogo di regione". Ad affermarlo il consigliere Baldo Esposito, vice presidente della commissione Sanità.
"La discussione e l'evento sono stati arricchiti dalla presenza durante i lavori consiliari del commissario ad acta, gen. Saverio Cotticelli – aggiunge-. Il commissario ha condiviso l'iter legislativo su cui si è a lungo lavorato, offrendo inoltre un contributo di idee che dovremo capitalizzare al fine di migliorare il testo di legge che verrà presentato al Consiglio regionale per la definitiva approvazione.
A tal proposito, mi auguro che la Conferenza dei capigruppo e l'Ufficio di presidenza facciano il possibile per calendarizzare la legge alla prima discussione utile della massima assise regionale".
"Inizia un nuovo percorso, che dovrà vedere la città di Catanzaro protagonista di una vera e propria svolta per la Calabria nell'ambito del pianeta sanitario. Questa legge -continua Esposito- sarà punto di partenza di un progetto molto più ampio in cui il Consiglio comunale di Catanzaro dovrà giocare un ruolo centrale, raggiungendo gli obiettivi che possiamo sinteticamente presentare in alcuni punti: implementazione ed ottimizzazione del presidio ospedaliero 'Ciaccio', quale dipartimento onco - ematologico, che potrà puntare all'ambizioso riconoscimento di IRCSS; la piena fruibilità del moderno policlinico di Germaneto e, non ultimo, la necessità di sbloccare definitivamente il finanziamento per la costruzione del nuovo ospedale catanzarese. Il superamento di queste fasi avvierà nei fatti una vera e propria rivoluzione della sanità del capoluogo. Dopodiché si potrà cominciare a pensare alla realizzazione di una grande casa della salute presso l'attuale sito dell'ospedale 'Pugliese', contenitore dei primi bisogni dei cittadini".
"Il lavoro svolto ci soddisfa - conclude il consigliere regionale - ma nello stesso tempo ci responsabilizza: dovremo vigilare su tutte le procedure e cogliere tutte quelle induzioni che potranno arricchire e migliorare il percorso".

"Le prime attività svolte dal neo commissario Saverio Cotticelli, così come l'attenzione che sta dimostrando nel settore della sanità, fanno ben sperare che finalmente ci possa essere un'inversione di marcia in un campo tanto importante per la vita di ogni calabrese qual è il diritto alla salute".
È quanto affermato da Claudio Parente, capogruppo di Forza Italia in Consiglio regionale, al termine della riunione della III Commissione regionale. Una seduta che ha approvato il progetto di legge sull'integrazione delle due aziende ospedaliere di Catanzaro "fortemente voluto da Forza Italia", - di cui lo stesso capogruppo è tra i proponenti - e che ha audito il generale Cotticelli nella sua veste di commissario ad Acta per l'attuazione del Piano di Rientro del Settore sanitario della Regione Calabria.

"Innanzitutto abbiamo chiesto al commissario – afferma Parente – il ripristino della legalità attraverso il rispetto di quelle regole che finora sono state disattese. Regole, norme e leggi che ogni Azienda sanitaria ha interpretato a modo suo o di qualche suo dirigente, predisponendo ad esempio piani territoriali discriminatori che, per agevolare qualcuno, prevedevano addirittura suddivisioni di prestazioni per distretti". Su questo aspetto Parente ha salutato positivamente, "il primo Dca emesso dal commissario proprio per revocare tali provvedimenti". "Inoltre abbiamo segnalato – aggiunge il capogruppo azzurro – l'atteggiamento discriminatorio adottato da alcune Asp in cui vengono riconfermate le prestazioni acquistate da alcune strutture sanitarie private a differenza di altre che hanno subito dimezzamenti. Senza parlare dell'Asp di Vibo Valentia dove, per una prestazione ambulatoriale, si è arrivati ad aspettare anche 18 mesi, o per una prestazione residenziale per la non autosufficienza si è costretti a recarsi in altre province sol perché l'Asp non intende assicurare nemmeno quei posti letto accreditati sul territorio, nonostante questo sia previsto nei Dca come quello 110 del 2018".
Da qui la necessità sollecitata da Parente al generale "del ripristino della legalità per garantire il diritto alla salute dei calabresi". "Stiamo parlando – segnala il capogruppo azzurro - di prestazioni che rientrano nei Lea che hanno portato la Calabria all'ultima posizione in Italia". "Siamo per tanto fiduciosi – conclude Parente – che il neo commissario sappia agire nel modo migliore per individuare i fondi necessari per assicurare, in attesa dei nuovi ospedali e del reclutamento del personale medico e paramedico, almeno i livelli minimi delle prestazioni che rientrano nei Lea. Come speriamo che, grazie all'azione del nuovo commissario, siano garantiti i diritti degli operatori della sanità pubblica e di quella privata e che possa così essere impressa una svolta al nostro disastrato sistema sanitario regionale".