Reggina, ad Andria per non perdere. La Camera colma il vuoto lasciato da De Francesco

lacameramaurizidi Paolo Ficara - Stavolta, non c'è comando che tenga. Al di là della strategia, la Reggina sa di giocarsi una buona fetta di salvezza, sabato alle 16:30 sul campo della Fidelis Andria. La classifica dice che le squadre si equivalgono: gli amaranto sono a quota 28, i pugliesi a 23 ma su di loro grava un handicap di tre punti, oltre ad aver già riposato nel girone di ritorno.

Ma siccome nelle classifiche di tutti i campionati, più che i punti, contano le posizioni, il fatto che la Reggina rappresenti per l'Andria la squadra più vicina in graduatoria, guardando ovviamente verso l'alto, rende la sfida di sabato un dentro o fuori per li uomini di Aldo Papagni.

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Gli amaranto hanno infatti due risultati su tre, potendo tirare un sospiro di sollievo in caso di pareggio. L'Andria è stato piegato all'andata al 'Granillo', anche in caso di arrivo a pari punti rimarrebbe dietro per classifica avulsa. Se si eviterà la sconfitta, con il quartultimo posto che ormai vale la salvezza diretta (in virtù del vantaggio, qui sì che valgono i punti, sul fanalino di coda Akragas), sarà sufficiente non farsi superare da più di una inseguitrice su tre, da qui alla fine del torneo. Anche con Fondi e Paganese, la Reggina è in vantaggio negli scontri diretti.

Con la mancanza totale di alternative di ruolo per gli esterni Hadziosmanovic ed Armeno, oltre che in virtù dei 27 calciatori già a libro paga, non ci si poteva attendere un intervento sul mercato degli svincolati. Tantomeno in un reparto, quello dei centrocampisti centrali, già pletorico. Il ko di Fortunato ha fatto sì che venisse preso Giovanni La Camera, ufficializzato martedì prima che il naso di Adolf diventasse troppo lungo. Ha sicuramente caratteristiche diverse, è il vero sostituto di De Francesco ed aggiunge esperienza. In sé e per sé, l'acquisto andrebbe visto di buon occhio. Ma è messo in mano ad un allenatore che ha già avuto notevoli problemi di gestione del gruppo.

Da parte di chi ha svenduto i giocatori di valore presenti in organico, non ci si possono attendere grossi lampi di genio su altre tematiche di carattere economico. La Viola sta andando benissimo nella Serie A2 del basket, è un simbolo della città di Reggio Calabria, vanta una notevole spinta dal pubblico anche in trasferta e sogna un ritorno in massima serie. Se esistono le basi per una sinergia, frutto di un dialogo tra le rispettive dirigenze e non di proposte improvvisate tanto per dare aria ai denti, ben venga. Ma sempre di basket trattasi. Il calcio è lo sport principale in Italia e a Reggio, dovrebbero essere gli altri a tendere la mano per coinvolgere più pubblico possibile. I Rolling Stones non si sognerebbero mai di voler aprire un concerto ai Franz Ferdinand.