Reggina: la metamorfosi di Maurizi, da perfezionista ad utilitarista

maurizimisterdi Paolo Ficara - Se cambiano le carte in tavola, è normale cambiare idea. Ci piaceva molto la Reggina combattiva e frizzante, ammirata nella prima metà del girone d'andata. Oggi non possiamo non notare una metamorfosi, e come avrete intuito, ci piace molto meno. I disagi vissuti all'interno dello spogliatoio, la striscia negativa di risultati ed il conseguente repulisti, ci consegnano una squadra completamente diversa. È vero, in serie utile da quattro gare. Ma tecnicamente piatta, con risultati frutto più di episodi che di prestazioni collettive. E stavolta, l'arbitro non ha visto una evidente trattenuta in area.

La metamorfosi della Reggina è mentale, oltre che tecnica. Lo si evince mettendo a confronto le dichiarazioni di Agenore Maurizi, ad un girone di distanza. Questo il succo del pensiero del tecnico, a caldo dopo la prima vittoria esterna ottenuta in quel di fondi, a settembre: "Avremmo voluto disputare una gara più offensiva, ma non sempre e' stato possibile oggi contro il Racing Fondi. Faccio i miei complimenti a chi è entrato dalla panchina, perché l'ha fatto con lo spirito giusto pensando al nostro collettivo. Speriamo di trovare campi migliori, per esportare il nostro calcio dappertutto".

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Dunque, un allenatore apparentemente incontentabile. Reduce anche lì da quattro gare utili consecutive in campionato, ma tendente al perfezionismo. Con la voglia, addirittura, di mostrare il proprio calcio su terreni di gioco più consoni. Dunque il pensiero, oggi, dovrebbe andare anche alle attuali condizioni del manto erboso al 'Granillo'.

Invece, nel commentare uno 0-0 in casa contro lo stesso avversario, peraltro privo di Corvia e Lazzari in attacco, il Maurizi-pensiero muta radicalmente: "Abbiamo pareggiato una partita che potevamo vincere e c'è rammarico per questo. Abbiamo affrontato una squadra molto esperta che non ci ha permesso di giocare bene, chiudendo molto gli spazi alle loro spalle. Abbiamo acquisito molto equilibrio e questo è importante in questo momento della stagione ed in questo girone. Anche oggi , ed è un orgoglio sottolinearlo, abbiamo giocato con 6 under fino al 90', di cui quattro ragazzi del '98. Il loro portiere ha compiuto ottimi interventi e noi abbiamo anche avuto un pizzico di sfortuna colpendo un palo clamoroso ma non cerchiamo alibi. Dispiace non aver vinto ma vedo il risultato con una prospettiva diversa: siamo a 4 punti dai play-off, fuori dai play-out e stiamo valorizzando molti giovani e programmando il futuro".

Il tecnico amaranto sostiene sicuramente delle verità. Dati inoppugnabili, quelli relativi all'utilizzo degli under e sul distacco dalla zona play-off. Dati cui vanno aggiunti anche gli under utilizzati dal Fondi (cinque, contro i sei della Reggina), nonché il vantaggio sulla zona playout (quattro lunghezze, anche in questo caso). E se è vero che gli amaranto hanno subito solo un gol nelle ultime quattro gare (ieri Cucchietti non si è nemmeno sporcato la divisa), va anche evidenziato come i gol all'attivo stiano arrivando col contagocce: gli ultimi due sono frutto di un rigore, e di uno sviluppo casuale (...) su calcio d'angolo.

Chi si accontenta, gode. Così così...