Reggina dietro la lavagna: figuraccia a Siracusa, vince l'Akragas 1-0

salveminidi Paolo Ficara - Fuga per la vittoria? No, vittoria in fuga. Qualora volessimo paragonare Bianchimano e De Francesco ai Pelè e Sylvester Stallone del famoso film, la loro assenza non basterebbe a giustificare l'inversione dei vocaboli. La Reggina manca ancora l'appuntamento con i tre punti, ma la cosa che fa più rabbia è che i tre punti li prende il fanalino di coda Akragas, rabberciato più degli amaranto e reduce da sette sconfitte consecutive, giocando di fatto in campo neutro a Siracusa. L'1-0 firmato da Salvemini al 64' riapre di fatto la corsa salvezza. Una corsa in cui la Reggina sta entrando a passo di gambero.

FIDUCIA A SPARACELLO – Maurizi conferma le indicazioni della settimana, mandando in campo Mezavilla e Sparacello al posto degli squalificati De Francesco e Bianchimano, con Fortunato confermato trequartista e Di Livio in panchina. Di Napoli ha anch'egli a che fare con delle assenze ed opta per un 4-4-2, con l'ex amaranto Ador Gjuci nella posizione di ala sinistra.

BARICENTRO BASSO – La Reggina subisce il maggior impeto dell'Akragas nella prima frazione. Ciononostante, i siculi producono solo tiri dalla distanza, neppure così insidiosi, mentre nella prima parte di match l'unica vera occasione è di Solerio, protagonista di un'incursione solitaria stoppata solo da Vono. Prima dell'intervallo il portiere dell'Akragas nega la gioia del gol a Sparacello, andato via molto bene a Danese. Un violento sinistro di Porcino da circa 25 metri rappresenta l'ultimo sussulto, di un primo tempo innervositosi di colpo nella parte finale.

POCHI MINUTI DI BRIO – IL secondo tempo inizia col piede giusto per la Reggina, capace di far arrivare tre palloni nei primi quattro minuti all'interno dell'area dell'Akragas. Nulla di trascendentale in termini di occasioni, ma appare come il segnale di una carica impressa all'intervallo. Il vero tiro in porta arriva su punizione, ma il destro di Fortunato è centrale. La propulsione offensiva si esaurisce di fatto qui.

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LA(MAR)EZZA – Salvemini inizia a fare il diavolo a quattro. I quattro sarebbero gli statici difensori della Reggina. Prima un colpo di testa a lato, poi per il centravanti arriva un lancio dalle retrovie che sembra facile preda di Laezza: il centrale serve clamorosamente l'attaccante avversario, unica maglia biancazzurra nel raggio di decine di metri, e non riesce nemmeno a rimontarlo mentre corre sgraziato verso la porta. È il 64', il sinistro di Salvemini è troppo angolato per Cucchietti: 1-0 per l'Akragas.

FIGURACCIA - Quel barlume di baldanza mostrata ad inizio ripresa, viene annichilita dalla rete dei girgentini. Maurizi sposta le pedine ma non cambia modulo. Gli ingressi di Di Livio per Solerio e di Bezziccheri per Laezza, comportano l'abbassamento in difesa prima di Porcino e poi di Mezavilla. Ma la mossa meno comprensibile è l'ennesima uscita di Tulissi. La Reggina ci prova nel finale, ma Vono resta inoperoso. È una sconfitta. Contro l'ultima della classe. Contro una squadra che ha pranzato con un panino strada facendo verso lo stadio. Forse, più che una sconfitta, è una figuraccia.

AKRAGAS – REGGINA 1-0
Rete: 64' Salvemini

AKRAGAS (4-4-2): Vono; Mileto, Danese, Russo, Sepe; Saitta (69' Scrugli), Longo, Bramati, Gjuci (77' Rotulo); Salvemini, Moreo (77' Franchi). Allenatore: Di Napoli.
REGGINA (4-3-1-2): Cucchietti; Pasqualoni (86' Tazza), Laezza (86' Bezziccheri), Di Filippo, Solerio (69' Di Livio); Marino, Mezavilla, Porcino; Fortunato; Tulissi (74' Silenzi), Sparacello. Allenatore: Maurizi.

Arbitro: Maranesi di Ciampino
Ammoniti: Laezza, Gjuci, Mezavilla, Tulissi, Mileto, Pisani, Franchi, Salvemini
Espulso: 95' Mileto