Lavoro, Unc: in 3 mesi di lockdown occupati -538 mila

Secondo i dati resi noti oggi dall'Istat, a maggio si contano 84 mila occupati in meno rispetto ad aprile.
"Dati drammatici. Nonostante il 4 maggio sia iniziata la Fase 2 e dal 18 abbiano formalmente riaperto le attività commerciali al dettaglio, ristoranti, bar, pizzerie, parrucchieri, si registra un calo mensile degli occupati di 84 mila unità, 79 mila dei quali a termine. Insomma il blocco dei licenziamenti introdotto dal Cura Italia ha preservato i lavoratori permanenti, ma per i dipendenti a termine la riduzione è pari a 592 mila unità rispetto a maggio 2019" afferma Massimiliano Dona, presidente dell'Unione Nazionale Consumatori.

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"In appena 3 mesi di lockdown, gli occupati sono crollati da 23 mln e 315 mila di febbraio a 22 mln e 777 mila di maggio, con una caduta di 538 mila unità, quelli a termine sono precipitati da 2.912 mila di febbraio a 2.534 di maggio, con una flessione di 378 mila unità" prosegue Dona.

"Insomma, nonostante il dato sia artificioso, falsato dal blocco dei licenziamenti, è angosciante. Cosa succederà quando il mercato del lavoro sarà sbloccato dal vincolo legislativo e tutti gli occupati riprenderanno ad essere collegati alla domanda effettiva di lavoro. O il Governo, prima di allora, avrà fatto ripartire a pieno regime produzione e vendite o sarà una strage di lavoratori" conclude Dona.