Fondi Ue, Oliverio: “Calabria sarà protagonista della nuova programmazione”

"Con la passata programmazione comunitaria abbiamo realizzato obiettivi importanti e sulla base di questa esperienza vogliamo proiettare la successiva impostazione stando al tavolo del confronto nazionale ed europeo con proposte, punti di vista e portando le nostre esperienze". Lo ha detto il presidente della Regione, Mario Oliverio, intervenendo al primo seminario "Il futuro e' un lavoro quotidiano", sulla programmazione dei fondi Comunitari 2021/2027, svoltosi a Catanzaro alla Cittadella. La giornata di confronto con gli ordini professionali, e le prossime in programma, hanno l'obiettivo di far emergere la proposta calabrese sulla programmazione futura che sara' incentrata su cinque obiettivi fondamentali: una Calabria piu' intelligente, piu' verde, piu' connessa, piu' sociale e piu' vicina ai cittadini. "La Calabria - ha aggiunto Oliverio - non rinuncia ad esprimere il proprio punto di vista su quelli che devono essere i contenuti della nuova programmazione partendo dall'esperienza della precedente. Non si puo', nel pensare al dopo, impostare un lavoro svincolandolo da quello fatto fino ad oggi. Riteniamo, ad esempio, che bisogna proseguire nella realizzazione di obiettivi importanti per quanto riguarda il programma 'Scuole sicure'. Abbiamo investito in questa direzione per mettere in sicurezza i nostri edifici scolastici ed e' necessario completare questo programma".

--banner--

La nuova programmazione passa anche per lo snellimento burocratico che, secondo i dati presentati nel corso del seminario, ha causato un rallentamento del raggiungimento degli obiettivi e, di conseguenza, una percezione molto bassa dell'utilita' dei fondi europei nella popolazione italiana. "Questi seminari - ha sostenuto ancora Oliverio - ci consentono di coinvolgere il mondo che realmente poi opera nell'utilizzazione delle risorse comunitarie perche', poi, la nuova programmazione sia il frutto di una verifica sul campo degli obiettivi che ci si pone per corrispondere meglio ai bisogni del territorio. Abbiamo bisogno di snellire le procedure e di avere meno appesantimenti burocratici, a partire dall'impostazione che la Commissione europea vorra' dare alla nuova programmazione. Troppi passaggi, troppe bardature burocratiche che devono essere alleggerite, non per sacrificare il principio di legalita' e trasparenza, assolutamente, ma per coniugare la necessaria esigenza di legalita' e trasparenza alla rispondenza piu' rapida degli obiettivi che ci si pone e delle risorse che vengono investite, perche' se dalla domanda alla risposta passano anni prima che l'obiettivo sia realizzato quella risposta non ha piu' senso, ne perde di efficacia la risorsa e viene mortificata la realta' territoriale, il sistema delle imprese e dei comuni. E' un obiettivo fondamentale che noi porremo anche nella fase di definizione".