Docenti e studenti di tutto il mondo per la Summer School sui diritti fondamentali

La Costa degli Dei ha fatto da cornice alla "Mediterranea University International Summer School on Consumer Law and Fundamental Rights", svoltasi dal 21 al 24 giugno a Capo Vaticano. La Summer School, co-organizzata dal Master Internazionale in diritto privato europeo e dal MICHR (Mediterranea International Centre for Human Rights Research), in collaborazione con il Movimento Contaminiamo i Saperi, il Dipartimento DiGiES dell'Università Mediterranea di Reggio Calabria ed una serie di Atenei europei e sudamericani, è giunta alla sua quarta edizione e continua a macinare successi. Oltre 70 studenti, provenienti da varie parti d'Italia e da tre diversi Paesi stranieri (Russia, Polonia, Colombia), hanno assistito alle relazioni di docenti esperti in materia di diritti del consumatore e di tutela dei diritti dell'uomo. I lavori sono stati aperti nel pomeriggio del 21 giugno dal direttore della Summer School, il prof. Angelo Viglianisi Ferraro, il quale, dopo i saluti di rito, ha subito dato la parola alle dott.sse Iside Rita Laganà, Tiziana Ciano, Elena Siclari e Mariangela Gangemi, tutte dottorande in Diritto ed Economia presso l'Università Mediterranea. Il secondo giorno è stato dedicato alle relazioni dei docenti stranieri, fra i quali il prof. Andrei Novikov della University of Saint Petersburg (Russia), la prof. Katarzyna Pokorna-Ignatowicz, Direttore di dipartimento presso la Andrzey Friycz Modrzewsky Krakow University (Polonia), la prof. Boguslawa Gnela, Direttore del dipartimento di Business and Civil Law, e i proff. Aneta Kaźmierczak e Zbigniew Długosz della Cracow University of Economics (Polonia). Il terzo giorno, infine, si è aperto con l'intervento del prof. Sergey Belov, Preside della Facoltà di Legge della St. Petersburg State University, il quale ha presentato il nutrito catalogo di attività che si svolgono nella sua università strizzando l'occhio agli studenti interessati a fare un'esperienza di studio all'estero. Dopodichè è stato dato spazio agli studenti di Master russi, colombiani e italiani (nonché peruviani e argentini, in videochiamata) che hanno svolto interventi programmati su temi di stretta attualità in materia di diritti fondamentali quali, ad esempio, la violenza di genere o la maternità surrogata. Ciascuna delle relazioni è stata seguita da interessanti e accesi dibattiti fra gli astanti, che hanno avuto così la possibilità di confrontarsi con persone dalle visioni a volte molto differenti dalle proprie. Al termine delle attività, prolungatesi fino al 24 giugno, in un mix di formazione e aggregazione (grazie alle serate di karaoke, alla "Corrida contaminante", alla elezione di Miss e Mister Contaminiamo i Saperi 2019 e alla cena internazionale finale), era evidente la soddisfazione sui volti degli organizzatori e dei partecipanti. Soddisfazione accompagnata da un velo di tristezza, perché, si sa, le cose belle durano sempre troppo poco. Per fortuna però, l'appuntamento di ottobre con la Autumn School è dietro l'angolo e allora ci si consola nell'attesa di nuovi relatori, nuovi studenti e, in generale, nuove occasioni di contaminazione di lingue, culture e saperi da tutto il mondo.

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