Consiglio regionale, i liquidatori di Sorical in commissione Vigilanza: “Frammentazione attuale non consente di risolvere problemi su depurazione e perdite idriche”

"Sorical non ha mai distribuito utili, i costi oggi sono inferiori alla gestione regionale del 2003, c'e' stato sempre un controllo dei costi. I dati sono pubblici e facilmente consultabili. Sorical ha fatto investimenti per circa 250 milioni di euro, di cui 110 con risorse proprie". Lo ha detto Baldassare Quartararo, Commissario liquidatore della Sorical nominato dal socio privato Veolia, rispondendo in Commissione Vigilanza del Consiglio regionale al consigliere del Pd Carlo Guccione. L'organismo, presieduto dal consigliere regionale Giuseppe Ennio Morrone, ha audito nella seduta odierna i commissari liquidatori della Sorical S.p.A..
"Il costo del lavoro, dal 2012 ad oggi - ha aggiunto Quartararo - rispetto al fatturato, e' del 17%, il piu' basso delle societa' del settore del Mezzogiorno. Il problema di Sorical e' solo finanziario". "Il destino del servizio idrico in Calabria da due anni - ha spiegato in audizione Luigi Incarnato, commissario della Sorical nominato dal socio pubblico Regione - e' in mano all'Autorita' idrica calabrese, che deve scegliere la forma di gestione e fare l'affidamento. La frammentazione attuale non consente di aggredire problemi come la depurazione, le perdite idriche e la scarsita' di investimenti sulle reti. La Regione sta sperimentando con Sorical l'anticipazione dei servizi per abbattere le perdite amministrative e di rete con il progetto Abatemarco, tali attivita' vanno a tutto vantaggio dei Comuni. Gli enti locali avranno nuove reti idriche e nuovi contatori e una gestione amministrativa piu' efficiente. Tale attivita' consentira' di avere piu' risorse per pagare i fornitori in attesa che subentri il soggetto gestore".

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"La necessità di provvedere all'affidamento della gestione del Servizio idrico integrato nell'ambito unico regionale della Calabria - ha detto il commissario liquidatore della Sorical Luigi Icarnato - non può che condurre ad un modello di gestore unico, secondo quanto definito dalla norma vigente e nel rispetto delle pratiche nazionali più di successo. L'immobilismo che si è protratto per oltre un decennio - ha spiegato Incarnato - con la mancata individuazione e operatività del gestore, ed il mantenimento delle gestioni comunali ha inciso in modo determinante sulla Sorical e sulla Regione, quale socio di maggioranza, che ha risentito dei mancati introiti (derivanti dai pagamenti delle fatture dell'acqua da parte dei Comuni) che, ovviamente, hanno avuto ripercussioni sui rapporti con le banche nel Project Financing imbastito e, quindi, sulle reali possibilità di investimento per il miglioramento del servizio".
A margine dell'audizione, il presidente della Commissione speciale di Vigilanza Giuseppe Ennio Morrone ha dichiarato: "Teniamo al rilancio dell'azione amministrativa e soprattutto imprenditoriale di questo comparto. Su proposta del consigliere Carlo Guccione, abbiamo deliberato all'unanimità di portare al più presto la problematica della Sorical e della gestione del servizio idrico in Consiglio regionale per scongiurare il fallimento della società per azioni e garantire chiarezza rispetto ad una questione centrale per la Calabria attraverso la predisposizione di una relazione tecnico-finanziaria, verificando altresì, sempre su proposta del collega Guccione, la possibilità che Veolia possa tecnicamente uscire dalla Sorical pagando 1 euro e infine, avere contezza delle assunzioni e delle consulenze effettuale dal 2004 ad oggi, nonché di tutte le attività di progettazione affidate all'esterno".
"Su proposta del consigliere Guccione, sostenuta anche dal consigliere Pedà, convocherò nei prossimi giorni una seduta in merito alla questione relativa alla costruzione dei nuovi ospedali calabresi", ha reso noto Morrone.
Infine, il presidente della Commissione ha comunicato che l'audizione in merito al primo punto all'ordine del giorno inerente la nuova struttura organizzativa della Giunta regionale è stata rinviata per l'impossibilità del dirigente generale del Dipartimento Organizzazione e Risorse Umane di partecipare ai lavori per urgenti impegni sopravvenuti.
Alla seduta hanno preso parte i consiglieri D'Agostino, Pedà, Guccione e Giudiceandrea.