"Ma Falcomatà i bilanci della Viola li ha letti?"

"Il, ancora per poco, sindaco Falcomatà nel suo mieloso appello alla città esordisce con un" è il momento della verità".

Come sempre ricorre alla più vuota retorica per coprire proprio quello che lui falsamente ricerca: la verità.

E questo perché non sa come uscire da questa incredibile vicenda Viola, visto il voltafaccia del suo fidato amico Coppolino.

Quel Coppolino accolto trionfalmente come salvatore della Patria dal Sindaco e dai suoi portaborse, presentato pomposamente alla città nel corso della Festa del Partito Democratico ora comunica che non ha i soldi per affrontare il campionato e quindi leva il disturbo.

E Falcomatà in preda alla disperazione, si esibisce nel suo pezzo forte: stringiamoci a coorte, imprenditori e cittadini, e mettete i soldi nella Viola.

--banner--

Con quale coraggio il, ancora per poco, Sindaco Falcomatà chiede ai cittadini di versare i soldi in una società che, a detta di Coppolino, suo amico, ha debiti nei confronti del Comune superiori al milione di euro?

E questi debiti maturati dal 2013, come mai non erano stati saldati dai vecchi amministratori? L'insostenibile favoletta del piano di rientro sottoscritto non basta ovviamente a diradare le tante nebbie che avvolgono quel che resta della magica Viola

Troppi personaggi oscuri hanno devastato quel che è stato sempre, per la nostra città, il simbolo dell'amore e della passione cestistica. Ed ancora il fido Coppolino, che ha dichiarato di aver presentato un esposto in procura, a quale ipotesi di reato si riferiva?

Ed il sindaco Falcomatà, ancora per poco primo cittadino, ha visionato i bilanci della Viola?

Il precedente consiglio di amministrazione della società era infarcito di commercialisti e avvocati di grido della Città: potrebbe chiedere direttamente a loro la reale situazione della Viola.

Ma sicuramente Peppe Falcomatà tutto questo non l'ha fatto, perché ovviamente non ci ha pensato.

Si è limitato a far scrivere un trombonesco appello questa volta, però, firmandolo lui. Non ha chiamato Burrone. E neanche Mileto. Ha buttato il cuore oltre l'ostacolo, che eroe!

Ma questa città non ha bisogno di eroi, bensì di gente che con umiltà voglia far ritornare Reggio Calabria e quindi lo sport reggino ai livelli che merita". Lo afferma in una nota il Gruppo consiliare di Forza Italia, Mary Caracciolo (capogruppo), Lucio Dattola, Pasquale Imbalzano e Giuseppe D'Ascoli.