Tonno Callipo, il neo allenatore Baldovin: “Pensiamo a lavorare giorno dopo giorno, senza però mettere da parte i sogni”

L'atmosfera è di quelle che si respirano alla vigilia di un evento importante. Proprio così perché la Tonno Callipo si accinge a tagliare il nastro della ventesima stagione consecutiva in Serie A. Una stagione speciale a cui il Club calabrese ha dato ufficialmente inizio presentando alla stampa il nuovo allenatore Valerio Baldovin. Un incontro con i giornalisti e una rappresentanza di tifosi– svoltosi al PalaValentia nel rispetto del protocollo anti Covid – in cui è stato il vicepresidente Filippo Maria Callipo a fare gli onori di casa: "Bentornati al PalaValentia – ha esordito – è meraviglioso poter ritornare qui e ricominciare dopo il periodo di pandemia che è pesato a tutti. Siamo tornati a gustare la normalità con la ripresa, da una decina di giorni, delle attività del settore giovanile. Adesso è arrivato finalmente il momento dei senior e della Serie A. Celebreremo la ricorrenza della nostra ventesima volta in Serie A con varie attività e inoltre, con il supporto del nostro sponsor Zeus, abbiamo ideato le nuove divise in modo molto originale. A guidare tutte le scelte sulla costituzione del nuovo team è stata la ricerca di persone con determinati valori e quindi prima ancora delle caratteristiche tecniche e fisiche abbiamo dato spazio a chi si è dimostrato altamente motivato e convinto a vestire i nostri colori. Non appena il ds De Nicolo ci ha detto che Baldovin era disponibile non abbiamo esitato nemmeno un momento cercando di trovare subito l'accordo e portarlo nella nostra grande famiglia. Per fortuna ci siamo riusciti. Inutile sottolineare la sua grande esperienza, quel che ha fatto finora è già storia". Poi rivolgendosi al tecnico ha aggiunto: "Per noi è un onore averti qui, grazie per aver accettato la nostra proposta, siamo molto fiduciosi e sono convinto che come un buon compositore giorno dopo giorno aggiungerai una nota per creare la sinfonia che a fine stagione andremo tutti ad apprezzare".

Ad argomentare nel dettaglio sul roster è stato il direttore sportivo Ninni De Nicolo. "Ci siamo prefissati l'obiettivo di prediligere giocatori che volessero questa società con convinzione. Personalmente ho spinto molto per far arrivare Baldovin a Vibo perché credo molto in lui e sarà una buona base di partenza per la nostra stagione".

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Quindi riflettori puntanti sul sorridente e propositivo Valerio Baldovin che in apertura ha detto: "Ringrazio per le belle parole sia il vice presidente che il direttore sportivo. Mi sento investito da questo incarico in maniera totale. Per me si tratta di una sfida perché se da un lato so di poter funzionare molto bene in un certo sistema, che è quello in cui sono stato per tanti anni, dall'altro sono consapevole che qui devo portare la mia esperienza. Dovrò anche imparare, capire tante dinamiche per quanto riguarda l'organizzazione e la storia di questa squadra". Arrivato in città da meno di una settimana il coach veneto ha esternato le sue prime impressioni: "Ho trovato una realtà molto organizzata sotto tutti i punti di vista e mi ha fatto piacere. Sono convinto che potremo fare un buon lavoro se riusciamo tutti a remare verso la stessa direzione. Credo che nello sport questa sia una cosa fondamentale sia all'interno della squadra e della società sia di tutto l'ambiente che vi sta intorno. La mia sfida sarà riuscire a far veleggiare questa nave facendola partire il più velocemente possibile senza disperdere energie. Il mio compito sarà allenare bene la squadra, farla giocare altrettanto bene e se possibile far divertire il pubblico e, ovviamente, vincere più partite possibili". Quindi ecco le linee guida per la squadra: "Ai ragazzi chiederò grande disponibilità ad ascoltare, ad apprendere, a mettersi in gioco, a sposare questo progetto con motivazione. Sono molto soddisfatto della squadra che abbiamo allestito, ma è altrettanto vero che anche le altre squadre si sono attrezzate per cui mi aspetto un campionato molto impegnativo. Noi dovremo avere grande umiltà perché i tornei precedenti insegnano che non basta essere forti sulla carta. Bisogna fare in modo che il meccanismo non si inceppi altrimenti si può perdere contro chiunque. Dovremo lavorare giorno per giorno e gara dopo gara, senza prefissarci obiettivi a lungo termine. Con questo tipo di atteggiamento potremo toglierci grosse soddisfazioni".

Sollecitato poi dalle domande dei giornalisti presenti Baldovin ha motivato il suo addio a Padova dopo sette anni: "Quando si matura una decisione come la mia non c'è mai un solo fattore a farla scaturire. Non c'è stato alcun attrito con Padova, anzi sarò sempre grato perché ha saputo valorizzarmi. Ho ritenuto per il mio futuro e la mia carriera che era arrivato il momento di affrontare una sfida personale e cogliere nuove opportunità". Quindi sull'importanza dello spogliatoio: "L'unione di un gruppo è fondamentale non tanto quando si vince ma soprattutto quando si perde. Serve forza e concentrazione per ripartire con il piglio giusto il giorno dopo di una sconfitta quando c'è comunque da allenarsi". Infine sugli obiettivi. "Dobbiamo essere realisti e umili. Il primo obiettivo da centrare è stare il più lontano possibile dalla zona retrocessione. Però è anche vero che vogliamo sognare ed il sogno è quello di andare il più avanti possibile, di entrare nei play off e se possibile farli anche bene. Ora però sto pensando a lunedì prossimo, a che tipo di allenamento voglio fare, a come risponderanno i ragazzi e quale atteggiamento assumeranno. Poi man mano che andremo avanti penserò alla prima gara di campionato e a come affrontarla".